Torano
La frazione di Torano Conserva quasi intatto il suo passato architettonico di borgo medievale, caratterizzato ancora oggi dalla Torre che spicca nel mezzo del centro abitato.
Le prime notizie sul castello di Torano risalgono agli inizi del XII secolo, quando fu donato al vescovo di Rieti Beneincasa. Appartenente al territorio controllato dai conti di Albe e di Celano, fu successivamente oggetto di controversie tra le famiglie Savelli e Orsini che se ne contendevano il possesso. Nel giugno del 1381 vi si tenne la battaglia che prese il nome dalla località, combattuta tra gli Aquilani, guidati dai Camponeschi, e i Pretatti, che venne vinta dai primi solo grazie agli aiuti dati dalle milizie degli Orsini. Successivamente venne in possesso dei conti Colonna, poi duchi di Tagliacozzo, fino al 1520 quando, in retrocessione di parte del castello di Riofreddo, venne concessa da Fabrizio Colonna ai Caffarelli di Roma[3] che in seguito ne cedettero alcune quote alla famiglia Rota.
All'interno del territorio di Torano si trova la torre del XIV secolo, simbolo del borgo e unica superstite (insieme a parte della cinta muraria) del vecchio paese. Altri monumenti siti in Torano sono le chiese di San Martino, di San Pietro e di San Sebastiano, sconsacrata. La chiesa presenta un portale datato 1462, firmato da Tommaso da Biasca, e all’interno conserva due statue del Trecento e Quattrocento. Recenti scavi hanno riportato alla luce mura di età preromanica.
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