Posto a 753 metri, lungo le pendici dei monti Paco e Cerro, il paese prende il nome dalla martire Anatolia; proprio in questo luogo, nel X secolo, si rifugiarono gli abitanti della città di Tora ed è proprio nel sito dell'attuale santuario di Santa Anatolia che le fonti storiche e di archivio ubicano il luogo dove si consumò il martirio della Santa al tempo di Decio, esattamente il 9 Luglio del 251 d.C. il santuario è meta di numerosi pellegrinaggi di fedeli dall’Italia Centrale. Il paese fu dapprima Castello dipendente dalla baronia di Carsoli e poi di proprietà degli Orsini della Contea di Tagliacozzo. Il borgo fu distrutto dal terremoto del 1915 e ricostruito in due nuclei distinti: la parte alta posizionata su di un colle e la parte bassa che si svolge attorno al Santuario.